Api regine: cosa le rende così speciali rispetto alle altre api?
Le api regine sono il fulcro di ogni alveare: scopriamo insieme il perché
Le api regine sono gli individui più importanti della colonia. Ogni alveare è composto da un quantitativo significativo di api e di una sola regina. Ma come mai le api regine sono così essenziali per uno sciame?
Il motivo della loro importanza è racchiuso in un unico fattore: la riproduzione. L’ape regina è infatti l’unica ape della colonia in grado di riprodursi. Le api operaie non sono in grado di deporre uova fecondate e per questo motivo, la regina ricopre un ruolo insostituibile.
Cosa succede se l’ape regina muore?
Se non ci fosse un’ape fertile nella famiglia, lo sciame avrebbe vita breve. Le api regine garantiscono il ricambio di api e, con la nascita di nuovi individui permettono alla colonia di mantenersi sana e forte. Per gestire un alveare occorre il lavoro di migliaia di operaie. Se il numero di componenti diminuisse, sarebbe difficile per lo sciame produrre cibo a sufficienza e occuparsi del mantenimento dell’alveare in linea generale.
Per questo motivo, senza una regina in grado di riprodursi, gli sciami non potrebbero continuare ad esistere. È facile apprendere il concetto considerando che la vita media di un’ape operaia è di circa 60 giorni. Se dopo questo breve arco di tempo, tutte le operaie cominciassero a morire, l’alveare non sopravvivrebbe.
Ma perché l’ape regina è in grado di riprodursi mentre le operaie no? Scopriamo insieme le principali differenze tra le api regine e le api operaie e in che modo nasce e si sviluppa la sovrana dell’alveare.
Api operaie e regine: le differenze fisiche
Riconoscere un’ape regina è semplice. Come prima cosa possiamo notare che la forma del suo corpo è differente da quella delle api operaie. Le regine hanno un corpo più lungo e affusolato rispetto alle altre api. Il corpo si sviluppa in modo diverso grazie al nutrimento che le regine ricevono nel corso della loro vita.
Una regina viene nutrita esclusivamente con pappa reale, un cibo “prelibato” rispetto al miele. La sua alimentazione, le permette di assimilare sostanze nutritive maggiori e di avere un apparato riproduttore molto sviluppato adatto alla deposizione di uova per lungo tempo.
La regina inoltre, sviluppa un pungiglione diverso da quello delle api operaie. Quello della regina è liscio e dritto, mentre il pungiglione delle operaie e curvo e seghettato. Nel primo caso, il pungiglione viene usato dalla sovrana come strumento di riproduzione per inserire le uova all’interno delle celle. Le operaie invece, lo usano come arma di difesa ogni qual volta si sentono minacciate.
La forma corporea è quindi diversa. Le regine sono in possesso di caratteristiche che le rendono adatte a produrre uova per anni. La regina riesce a vivere molto più di un’operaia (da 2 a 5 anni). Durante la sua intera esistenza, essa non uscirà mai dall’alveare e si occuperà esclusivamente della riproduzione.
Come nascono le regine dell’alveare
Le regine nascono da uova fecondate inserite nelle celle reali. Le api operaie infatti costruiscono celle esagonali (per lo sviluppo delle larve che diventeranno operaie o fuchi) ma anche delle celle reali in cui si svilupperanno le api regine.
Quando un’ape regina è diventata troppo vecchia e poco produttiva, viene sostituita. Solitamente le api costruiscono più di una cella reale ma, come abbiamo già detto, ogni alveare ha spazio per una sola regina. Colei che nascerà prima delle altre, ucciderà tutte le sue concorrenti ancor prima che escano dalle loro celle. Nel caso invece in cui più regine nascano contemporaneamente, avverrà uno scontro mortale in cui solamente una riuscirà a sopravvivere e a diventare la nuova sovrana della colonia.
Volo nuziale: l’accoppiamento della regina
Dopo pochi giorni dalla sua nascita, un’ape regina vergine attua il volo di accoppiamento, definito come “volo nuziale”. Durante questa fase, lei si accoppia con tutti i fuchi della colonia. Attraverso la produzione di feromoni, essa riesce ad attirare anche i fuchi presenti negli alveari vicini.
Dopo il volo nuziale, la regina diventa feconda e potrà utilizzare il seme immagazzinato nel suo corpo per produrre uova per anni. Dalle uova fecondate nasceranno delle api femmine mentre dalle uova non fecondate nasceranno nuovi fuchi (maschi d’ape).
Sciamatura e abbandono dell’alveare
La sciamatura comprende la fase finale della vita di una regina. Quando un’ape regina invecchia e diventa meno produttiva, le api operaie iniziano ad organizzarsi per sostituirla.
Poco prima della nascita della sua sostituta, l’ape regina lascia l’alveare e con lei va via anche una parte dello sciame. Le operaie che la seguono, la aiuteranno a stabilirsi altrove e resteranno a prendersi cura di lei fino alla fine dei suoi giorni.
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