Come le api sopravvivono al freddo
Il lavoro delle api in inverno
Le api sono insetti molto laboriosi. Le attività che gli sciami svolgono durante l’anno sono davvero infinite. Le api sono operative in qualsiasi stagione.
I compiti e le faccende di cui occuparsi variano però in base al periodo dell’anno. In inverno le api non escono quasi mai dall’alveare.
Per quanto riguarda i lavori “di routine” come la ricerca di cibo, la raccolta del polline e la produzione di miele, le api aspettano il ritorno della bella stagione. Essendo degli insetti, le api non possono riscaldare il loro corpo, poiché la loro temperatura basale si adatta a quella dell’ambiente in cui vivono.
Come fanno quindi le api a sopravvivere al freddo? Scopriamolo insieme!
Riscaldamento dell’alveare
In inverno, la situazione negli alveari diventa molto difficile. Gli sciami che non hanno immagazzinato abbastanza scorte di cibo per i mesi freddi, non sopravvivono.
In questi periodi infatti le api hanno bisogno di moltissime energie per provvedere al sostentamento dell’ape regina e dell’intera colonia. Come elemento essenziale per la sopravvivenza troviamo in primis una temperatura adeguata.
Le api utilizzano tutte le loro forze per riscaldare l’alveare. Trattandosi di insetti eterotermi, la loro temperatura corporea è incline a notevoli sbalzi. Le api però possiedono uno straordinario potere di termoregolazione. Questa funzione del loro corpo è in grado di stabilizzare il calore dell’organismo in funzione dell’ambiente e delle diverse necessità.
Le api percepiscono tutte le variazioni della temperatura ambientale tramite appositi termo recettori situati nelle antenne. Le api comprendono l’arrivo del freddo e intercettano il calo delle temperature. Per questo motivo esse sanno quando devono intervenire per attuare il processo di termoregolazione.
Ma come fanno le api a riscaldare l’ambiente circostante e di conseguenza anche loro stesse?
Per raggiungere una temperatura adeguata d' inverno, le api creano un vero e proprio “agglomerato” di individui. L’intero sciame si raduna nel cuore dell’alveare. La vicinanza delle api tra loro, genera calore. La regina viene posta al centro di tutto lo sciame, le api emettono delle intense vibrazioni tramite i muscoli pettorali e mantengono la loro sovrana al caldo.
Quando fa freddo le api non si fermano mai, infatti per non esaurire le energie a disposizione si nutrono a vicenda condividendo il cibo tra loro. Questo processo si chiama trofallassi.
È importantissimo che la colonia sia in possesso di miele a sufficienza per sopravvivere. Uno sciame che non ha abbastanza scorte di miele per l’inverno va aiutato attraverso l’inserimento di prodotti zuccherini supplementari per il rifornimento delle energie.
Cos’è il glomere?
Il glomere è la parola che si usa per definire l’aggregazione di api quando la temperatura scende sotto i 10°.
Attraverso questa struttura a forma sferica, le api sono in grado di generare calore e quindi di evitare la morte per assideramento.
Per formare questa struttura le api adottano un processo graduale. Nella prima fase, ovvero quella preparatoria, ogni operaia aumenta le riserve adipose e il volume delle ghiandole ipofaringee. L’ape regina invece aumenta il volume degli ovari.
In modo contemporaneo le api riducono il normale contenuto acquoso nei tessuti, per evaporazione dei liquidi attraverso le trachee. Anche la respirazione delle api si modifica a causa dell’aumento di anidride carbonica all’interno del glomere.
Il glomere si crea attraverso più strati. Nella zona esterna troviamo le api più anziane, nella zona centrale invece, le api giovani e quindi più forti. Al centro di tutto, come sempre, la regina.
Cosa fanno le api in inverno
Quello che spesso ci chiediamo è: cosa succede all’interno degli alveari in inverno? Una cosa è certa, le api non riposano mai!
L’impegno per il riscaldamento è costante poiché l’alveare deve mantenere una temperatura di almeno 21°.
L’ape regina in questo periodo depone davvero poche uova rispetto ai soliti ritmi e conserva il più possibile le sue forze per sopravvivere all’inverno.
Anche la vita dei fuchi diventa più difficile. I maschi d’ape infatti non partecipano spesso alla vita in alveare. I fuchi interagiscono nei meccanismi biologici dello sciame solo durante la fase di accoppiamento con la regina.
Durante tutto l’anno sono le api operaie ad occuparsene, fornendo loro anche il nutrimento necessario. I fuchi infatti non sono in grado di prelevare il nettare, né di nutrirsi da soli.
In inverno accade spesso che una parte dei maschi d’ape (non considerata indispensabile) venga esclusa dai processi di sopravvivenza. Visto che in inverno non assistiamo alla nascita di nuove api regine e non c’è bisogno di accoppiarsi, i fuchi costituiscono solo un peso per lo sciame. E sul cibo, si sa, le api non possono rischiare sprechi, per questo li estromettono dalla famiglia.
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