Miele: curiosità e produzione
Le api sono gli unici animali a produrre una sostanza commestibile per l’uomo. Il miele è un composto molto particolare, ricco di proprietà nutritive e con una forte azione antibatterica. Le api producono il miele attraverso il nettare dei fiori che viene successivamente elaborato e amalgamato con alcune secrezioni delle api stesse. Scopriamo insieme alcune curiosità sul miele che quasi sicuramente non conosci.
Cos’è il miele
Il miele viene definito come una vera e propria scorta di cibo per le api. Lo sciame lavora senza sosta per la produzione di questa sostanza. Accumulare riserve di cibo è essenziale per un alveare in quanto la scorta di nutrimento permette alla famiglia di sfamare tutti i suoi individui anche nelle stagioni più fredde in cui la ricerca di cibo diventa una battaglia persa. Gli sciami possiedono fino a 50 o 60 mila individui per cui una buona riserva di cibo è al primo posto per garantire loro la sopravvivenza.
Ma come si fa il miele? Le api producono il miele mischiando il nettare dei fiori o delle piante insieme ad alcune loro secrezioni. È opportuno però distinguere il miele vero e proprio dal miele di melata. La differenza principale tra il miele di nettare e quello di melata sta nella materia prima che, nel primo caso è estratta dai fiori, mentre nel secondo è una sostanza dolce e appiccicosa che viene prodotta da altri insetti e che successivamente le api trovano sulle foglie e sulla corteccia di alcuni alberi. Il miele di melata è molto diverso, ha una consistenza più liquida che non si cristallizza, è più scuro e meno dolce, le api lo producono come alternativa di nutrimento.
Il miele non ha una scadenza
Come prima cosa è importante specificare che il miele è un alimento che può conservarsi davvero a lungo! Si pensa che esso non possa scadere mai. La spiegazione è data dalla scienza che ci espone il fenomeno analizzando la composizione del prodotto. Essendo una sostanza poco umida e molto acida infatti, il miele non è assolutamente ospitale per la crescita e la proliferazione dei batteri. Le api sanno in anticipo che per conservare il cibo è importante che non si sviluppino al suo interno muffe o agenti pericolosi di alcun genere. Per questo motivo, prima di immagazzinarlo nelle celle svolgono un importante processo di ventilazione. Il nettare che loro raccolgono è formato da molta acqua. Per fare in modo che esso si conservi al meglio, le api si riuniscono e sbattono le ali insieme velocemente. Durante questa fase le api scaldano il composto e permettono all’acqua di evaporare, in questo modo la sostanza prende una consistenza diversa, meno liquida e più appiccicosa ma ovviamente ottiene una capacità di conservazione in ottimo stato davvero per un lungo periodo.
Non bisogna conservare il miele in frigo
Come specificato in precedenza, il miele è elaborato per fare in modo che si conservi per molto tempo. Conservalo in frigorifero sarebbe inutile e sbagliato poiché le temperature troppo basse e l’umidità interna della cella potrebbero rovinarlo e alterarne gusto e consistenza.
Non tutte le api producono il miele
Come sappiamo l’ape da miele è una delle specie più diffuse e conosciute ma di api in realtà ne esistono tantissime, circa 20.000 specie diverse! Di tutte queste, solo una parte produce il miele in particolar modo quelle della specie Apis Mellifera.
Le sue origini sono antichissime
Le api si occupano della produzione di miele da milioni di anni. La dimostrazione di ciò, si trova nelle numerose fonti fossili trovate dai ricercatori. Oltre a questo, anche l’essere umano lo utilizza fin dall’antichità. In particolar modo, in Egitto, la popolazione lo utilizzava come cibo pregiato da scambiare durante i mercati. In quell’epoca si trattava di una vera e propria ricchezza poiché essi ritenevano che il miele fosse il cibo degli dei. Non a caso è stata spesso riscontrata la presenza di questa sostanza all’interno delle tombe di molti faraoni. L’utilizzo del miele poi si è esteso anche all’interno della civiltà Greca come dolcificante o per arricchire il gusto del vino.
Gli apicoltori ne prelevano una quantità contingentata
Ogni alveare può produrre una quantità di miele all’anno davvero elevata (fino a 30 kg). Per produrre miele a sufficienza ogni ape percorre chilometri di volo e visita milioni di fiori! Dopo tutto il lavoro svolto dalle api, l’apicoltore preleva per il suo profitto solo una parte della sostanza. In realtà per avere un buon raccolto, basterebbe un terzo o poco più di quello a disposizione al fine di garantire alle api di avere abbastanza scorte per l’inverno e di sopravvivere senza problemi. Per far si che le api restino forti e in salute, è ovviamente necessario che esse abbiano abbastanza cibo a disposizione.
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