Perché le api stanno scomparendo?
Spopolamento delle colonie di api: perché succede?
Il numero di api sul pianeta sta drasticamente diminuendo. I numeri parlano chiaro: negli ultimi anni solo in Europa, gli alveari sono diminuiti di oltre il 50%.
I dati registrati nell’ultimo periodo hanno dimostrato come la presenza di api nel mondo si stia notevolmente riducendo. Anche gli apicoltori hanno dovuto fare i conti con il fenomeno dello spopolamento che ha indebolito molte famiglie di api appartenenti agli allevamenti.
Ma perché le api stanno scomparendo? I motivi di questa moria, sono riconducibili a cause provenienti dall’essere umano. Scopriamo insieme quali sono e come possiamo intervenire per far fronte a questa problematica importante.
Cambiamenti climatici e agricoltura intensiva
L’indebolimento delle api è strettamente correlato all’inquinamento. al riscaldamento globale e ai cattivi comportamenti dell’uomo. Senza dubbio, l’agricoltura intensiva e l’utilizzo di pesticidi chimici ha causato un danno irreversibile all’ambiente creando un ecosistema sempre meno adatto alla vita delle api.
L’uso di sostanze chimiche, diserbanti e agenti nocivi, costituisce un pericolo sia per le api da miele sia per quelle selvatiche.
Molte specie di piante da cui le api traggono nutrimento sono cresciute in numero davvero limitato. La scarsità di cibo a disposizione non ha permesso alle api di soddisfare i propri bisogni biologici e gli sciami non sono stati in grado di sopravvivere. Oltretutto l’indebolimento delle api le ha rese più inclini allo sviluppo di malattie e all’attacco di parassiti.
Le api si trovano in un habitat sempre meno favorevole al loro insediamento.
Arrivo di nuovi predatori
Un altro grande problema che ha creato forte allarmismo soprattutto per gli apicoltori è l’arrivo di nuovi predatori.
Insetti aggressivi come la vespa Velutina o il Calabrone gigante asiatico hanno distrutto centinaia di alveari. Questi predatori arrivati da altre zone del mondo hanno completamente raso al suolo buona parte delle specie autoctone.
Tale problematica ha notevole impatto a livello biologico poiché i predatori potrebbero destabilizzare tutti gli equilibri dell’ecosistema.
Anche in Italia i casi di vespa velutina hanno creato molti disagi negli allevamenti tanto che gli apicoltori hanno cercato di costruire trappole e marchingegni per catturare queste specie aggressive.
Nel caso della vespa Mandarinia (calabrone asiatico) i predatori di questa specie hanno attaccato interi alveari di api nutrendosi delle loro larve e decapitando tutti i membri della colonia.
Essendo predatori con cui le api non sono abituate a scontrarsi, gli sciami hanno trovato molte difficoltà nel difendersi soprattutto a causa delle grandi dimensioni dei calabroni.
Importanza delle api: una reazione a catena
Cosa succederebbe se le api si estinguessero? La risposta è che anche noi esseri umani saremmo a rischio!
Le api sono responsabili di circa un terzo del cibo mondiale a disposizione. Stiamo parlando di circa il 35% di tutte le nostre fonti di nutrimento…cioè tantissimo!
Il problema quindi non sarebbe solo una riduzione nella produzione di miele ma, l’intero ecosistema del Pianeta inizierebbe a degenerare.
Esistono più di 20.000 specie diverse di api. Tra queste, la specie Apis Mellifera è quella che maggiormente svolge il lavoro dell’impollinazione.
Se le api non mettessero in atto questo processo, piante e fiori non riuscirebbero a riprodursi. Di conseguenza anche molti animali erbivori non riuscirebbero a trovare abbastanza cibo per sopravvivere e anche il numero degli animali diminuirebbe. Ciò che ne verrebbe fuori sarebbe una scarsità di cibo impressionante che non riuscirebbe a soddisfare il fabbisogno dell’intero pianeta.
Di recente, scienziati appartenenti a Stati Uniti e Inghilterra hanno pensato a rimedi estremi come ad esempio l’ape robot, un progetto da 10 milioni di dollari. Dall’altra parte del mondo invece, la Cina sta testando nuove tecniche in cui l’impollinazione delle api viene sostituita giorno dopo giorno dall’impollinazione manuale dei fiori.
Ovviamente si tratta di progetti che non riuscirebbero comunque a compensare il lavoro delle api che si occupano di impollinare milioni e milioni di fiori durante la loro esistenza. Un lavoro inimitabile che l’uomo non riuscirebbe mai a raggiungere con la stessa efficienza.
La carenza di impollinazione negli ambienti naturali e agricoli si traduce in una mancata o ridotta riproduzione delle piante, nella mancata formazione di semi e di frutti. Secondo diversi studiosi "se le api scomparissero all’umanità resterebbero solo 4 anni di vita".
Salvaguardare la vita delle api e di tutti gli altri insetti impollinatori è quindi importantissimo.
Aiutare le api a sopravvivere
Ultimamente il tema relativo alla salvaguardia delle api è al centro dell’attenzione. Per aiutare questi meravigliosi insetti si può intervenire attraverso la piantumazione di specifiche specie vegetali dalle quali le api prelevano il nettare.
Alcune specie "amiche delle api" sono: Facelia, Calendula, Veccia, Lupinella, Erba medica, Coriandolo, Cumino, Aneto, Borragine, Rosmarino, Timo, Lavanda, Sulla, Girasole, Malva e molte altre.
Ovviamente un passo importante sarebbe quello di abbracciare l’agricoltura biologica e spostarsi verso una scelta ecosostenibile. Eliminare l’utilizzo di prodotti chimici ha una forte incidenza sulla risoluzione del problema ambientale in cui ci troviamo.
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