Cos’è la smielatura e come funziona
La smielatura è il processo in cui l’apicoltore preleva il miele dai favi delle api. Il miele infatti è immagazzinato all’interno delle celle come fonte di cibo per la sopravvivenza di questi animali. Le api lavorano costantemente per creare una consistente scorta di nettare e polline che garantirà loro di avere nutrimento anche nei mesi più freddi.
Il miele quindi non è altro che un insieme di sostanze naturali elaborato dalle api per fare in modo che si conservi nel tempo. Anche noi esseri umani apprezziamo molto il miele, è per questo motivo che gli apicoltori si occupano di questo settore traendone una parte di profitto in collaborazione con il lavoro delle api.
La smielatura è un procedimento che segue vari step. Per una raccolta ottimale e dei risultati efficienti è importante sapere quando effettuare la smielatura e soprattutto la giusta procedura di elaborazione della sostanza fino all’ottenimento del prodotto finito. Per la produzione destinata alla vendita e soprattutto nella vendita di miele all’ingrosso ci sono specifiche normative da rispettare e l’utilizzo di apparecchiature professionali.
Fasi della smielatura
In apicoltura, uno dei momenti più soddisfacenti per gli allevatori è sicuramente quello della smielatura. Come già accennato, con questo termine ci riferiamo a tutte quelle operazioni che sono messe in atto dall’apicoltore per poter estrarre il miele dai favi e successivamente renderlo disponibile al consumo. Per fare ciò, è necessario rispettare delle procedure specifiche. Le fasi della smielatura possono essere sintetizzate in alcuni procedimenti chiave, quali:
- Utilizzo del soffiatore: in questa prima fase è importante che le api si allontanino dal nido. Per fare in modo che ciò avvenga, gli apicoltori utilizzano uno strumento specifico che si chiama soffiatore. Esso emana un flusso d’aria che porta le api ad allontanarsi per un po’. È sconsigliato invece l’utilizzo di affumicatori che oltre a danneggiare la qualità del miele possono anche creare molto nervosismo tra le api.
- Disopercolatura: quando il miele è maturo per la raccolta, le celle sono opercolate. Ciò significa che le api chiudono le celle contenenti il miele con uno strato di cera che protegga la sostanza per conservarla al meglio. Durante questa fase quindi, l’apicoltore preleva i favi e con appositi strumenti si adopera per rimuovere lo strato di cera che copre le celle. Questa operazione è assolutamente necessaria poiché permette la fuoriuscita del miele e la sua estrazione.
- Centrifugazione: in questa fase, i telaini disopercolati vengono messi dentro ad uno smielatore. Si tratta di un particolare contenitore in acciaio inox che attraverso movimenti rotatori, permette la fuoriuscita del miele dai favi. Lo svuotamento delle celle è dato dalla forza centrifuga esercitata dal macchinario. Una volta che i favi sono completamente vuoti, essi potranno essere riutilizzati per la stagione successiva.
- Filtrazione: ora che il miele si è depositato sul fondo dello smielatore, esso viene fatto fuoriuscire attraverso l’apposito rubinetto e riposto dentro a un secchio. Nella fase della filtrazione, vengono eliminate eventuali sostanze impure ancora presenti per ottenere un prodotto ottimale.
- Decantazione: questa è la fase finale in cui dopo la filtrazione il miele viene lasciato a riposare per circa due settimane in appositi contenitori. Il tempo di riposo serve per fare emergere in superficie le piccole impurità ancora presenti nel miele che si uniscono a uno strato di “schiuma” o bollicine superficiali createsi dopo la fase di centrifuga. Esse saranno completamente rimosse attraverso il processo di schiumatura che permetterà l’ottenimento del miele come prodotto finito da offrire ai consumatori.
Quando prelevare il miele
Un buon apicoltore sa quando è giunto il momento perfetto per prelevare il miele. Per accorgersi di ciò egli si dedica all’osservazione dei favi. Quando il miele è maturo per la raccolta, è possibile notare alcune caratteristiche. In particolare, quando i melari sono pronti e colmi di miele, essi sono opercolati, ossia sigillati con uno strato di cera. Questo è un chiaro segnale del fatto che il miele è maturo e pronto per l’estrazione.
Quantità di miele che l’apicoltore estrae
Quando l’apicoltore giunge alla fase di smielatura, ovviamente, non può prelevare tutta la quantità che egli desidera poiché prelevare tutto il miele a disposizione metterebbe fine alla vita delle api che non avrebbero cibo a sufficienza per sopravvivere. L’apicoltore preleva circa un terzo del miele presente e il resto lo lascia a disposizione delle api per il sostentamento della famiglia e dell’intera colonia. È bene ricordare che qualsiasi laboratorio apistico per la produzione di miele destinato alla commercializzazione deve rispettare requisiti ben precisi ed essere quindi conforme alle normative vigenti.
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