A cosa servono le antenne delle api?
Le antenne delle api sono un elemento sottovalutato ma importantissimo per questi animali. Esse posseggono recettori indispensabili per la vita delle api.
Il possesso delle antenne fornisce a questi insetti tutte le capacità di cui loro necessitano per sopravvivere. Si può dire che senza le antenne le api non sarebbero in grado di adoperarsi in nulla a partire dal moto di volo fino all’orientamento.
Utilizzo delle antenne
Le antenne possono definirsi come l’organo più importante delle api. Anche se questo ci lascia sorpresi, la realtà è proprio la seguente. Le api sono in grado di utilizzare la maggior parte dei loro sensi grazie alle antenne. Queste ultime hanno una forma a “L” e sono rivolte verso il basso. I sensori presenti all’interno di queste due piccole protuberanze sono davvero innumerevoli. Non si tratta solo di orientamento ma anche di altri recettori specifici come quelli relativi alla temperatura, all’umidità e molto altro ancora.
Le antenne posseggono la capacità di rilevare la luce polarizzata. Sembra niente ma ci basta pensare che le api si orientano grazie alla posizione del sole. Rilevare anche la luce polarizzata, permette loro di comprendere da che lato provengono i raggi solari anche nei casi di ridotta visibilità e di tempo nuvoloso.
La cosa sbalorditiva è che all’interno di queste piccole strutture come le antenne si concentra un’infinità di sensi e percezioni. Esse fungono da orecchie, da narici e sono in grado di rilevare informazioni pazzesche come la presenza di anidride carbonica nell’aria, elettricità e vibrazioni. In poche parole, un’ape senza antenne quasi non può più definirsi ape.
Struttura delle antenne
Le antenne di un’ape sono sempre e solo 2. Ogni antenna è divisa in tre parti articolate tra loro: lo scapo, il pedicello e il flagello. Esse sono in grado di muoversi in maniera molto pratica quasi paragonabile al movimento delle nostre dita. Grazie al movimento delle antenne è inoltre possibile tastare tutte le superfici o gli oggetti che l’ape ha bisogno di analizzare. Le antenne raccolgono continuamente informazioni e sono utilissime anche per comunicare con gli altri componenti dello sciame. Le antenne inoltre sono utilissime anche in circostanze di buio. Nell’oscurità dell’arnia, è attraverso il tatto che le api riescono a costruire gli esagoni incredibilmente precisi delle cellette.
Cos’è l’antennamento
Per la comunicazione con i propri simili, sappiamo che le api utilizzano molto i feromoni, particolari ormoni olfattivi in grado di fornire informazioni. Ovviamente è proprio grazie alle antenne che le api provvedono all’individuazione di questi ultimi ma esiste anche un linguaggio fatto di colpetti e vibrazioni chiamato antennamento.
Morfologia generale delle api
Il corpo delle api si divide sostanzialmente i tre parti diverse:
- Capo: esso ha una forma di capsula appiattita. Qui risiedono elementi come le antenne, gli occhi e gli occhielli e l’apparato boccale dentro al quale troviamo la presenza di una sorta di “proboscide” che l’ape utilizza per prelevare il nettare. Nei maschi questa struttura appare molto più corta. Per questo motivo i fuchi vengono nutriti esclusivamente dalle api operaie poiché non sono in grado di provvedere da soli al prelievo di polline e nettare.
- Torace: in questa fascia troviamo le zampe che sono sei e le ali. Anche se a prima vista possono sembrare solamente due, le ali in realtà sono due paia, quindi quattro. È grazie al loro movimento che le api producono il tipico ronzio che le contraddistingue e riescono a spostarsi in maniera rapida e precisa.
- Addome: esso è rappresentato dalla parte finale del corpo di un’ape all’interno del quale è situato il pungiglione. L’addome permette facilmente di riconoscere il sesso di un’ape poiché quello delle femmine ha una classica forma a V e termina con il pungiglione mentre quello di fuchi termina in maniera più netta con una forma diritta. La spiegazione è che i fuchi non posseggono alcun pungiglione in quanto esso è un elemento unicamente femminile.
Occhi delle api
Gli occhi delle api, come le antenne, sono un altro elemento molto interessante. Lo sapevi che un’ape ha 5 occhi? Troviamo infatti due organi visivi principali situati ai due lati della testa, chiamati occhi composti. Sono formati da migliaia di ommatidi contenenti ciascuno nove fotorecettori, potetti esternamente da minuscole cornee di forma esagonale. Servono per la visione degli oggetti vicini e lontani. Oltre a questi, le api posseggono anche tre occhi semplici chiamati ocelli. Questi sono più piccoli e si trovano nella parte superiore della testa disposti in modo triangolare sulla fronte e sembra siano utilizzati per la visione ravvicinata e per la stimolazione degli occhi composti, sono piccoli e da soli non danno un’immagine chiara e nitida.
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